RENATO DESIDERI, COORDINATORE DEL COMITATO DIRITTO ALLA SALUTE DI RIETI.
AREE DISAGIATE E PERIFERICHE D’ITALIA : COMITATI IN CAMMINO VERSO LA COSTITUZIONE del MOVIMENTO ITALIANO SANITA’ AREE DISAGIATE (M.I.S.A.D.) A BOLOGNA
Dopo la prima Assemblea Nazionale generale dei Comitati per la Sanità Pubblica tenuta a Roma il 22 luglio 2016, i comitati delle Aree Periferiche e Disagiate d’Italia hanno continuato il loro cammino costruttivo, consultandosi attraverso gli strumenti disponibili dei Social, per arrivare alla definizione di una piattaforma comune condivisa e sostenibile, alla luce del Decreto Ministeriale 70 del 2 aprile 2015 che ha fissato i nuovi standard ospedalieri. Il cammino si è reso urgente ed imprescindibile perché l’ormai famoso Decreto Balduzzi/Lorenzin, che ha riordinato la materia in tutta Italia, è nato al tempo del Governo Monti condizionato da un pesante “peccato originale”: la necessità di una spending rewiew che tagliasse i costi del Sistema Sanitario Nazionale per rientrare nei parametri europei, e quindi condizionata dal pareggio di bilancio, non prestando la necessaria e dovuta attenzione alla situazione particolare dei servizi sanitari nelle aree disagiate e periferiche d’Italia, ma operando superficialmente tagli lineari che hanno messo in pericolo la salute della popolazione vivente in queste aree territoriali. Il tutto condizionato da una fretta superficiale che è evidente nelle lacune e nei paradossi presenti in questo Decreto collegato alla Finanziaria 2012. Per questo motivo, i Comitati delle Aree Periferiche e Disagiate d’Italia, forti della conoscenza territoriale dei problemi vissuti, hanno aperto un cantiere di lavoro che ha prodotto una dichiarazione comune, anche di natura tecnica, che prospetta correttivi e soluzioni al modello proposto dal Decreto Legge, nella linea di una maggiore attenzione territoriale e flessibilità di applicazione intelligente, che non snaturi le linee guida, ma pienamente ottenga meglio la tutela del Diritto alla Salute per i cittadini viventi in questi territori. Il tutto in uno spirito di dialogo, di confronto e di leale collaborazione nell’interesse della tutela della Salute per il bene comune di tutti, non di rivendicazione sterile, ideologica o pretestuosa. I fatti recenti del terremoto di Amatrice, il cui comito “Salviamo l’Ospedale di Amatrice” aderisce a questo movimento, che hanno coinvolto una zona disagiata e che sono sotto gli occhi di tutti, fanno capire che per queste Aree avere servizi sanitari di emergenza/urgenza reali, funzionali ed efficaci è fondamentale ed è una cosa su cui non si può scherzare o proporre soluzioni pasticciate come sta avvenendo in diverse Regioni italiane. Tale Dichiarazione, che prenderà il nome di Dichiarazione di Bologna, sarà la base per tutti questi Comitati per la discussione in sede Parlamentare, Governativa, in Conferenza Stato Regioni per migliorare il nostro Sistema Sanitario Pubblico, che garantisce l’universalità di accesso e l’uguaglianza delle cure per tutti, e la pietra miliare per costituire dal 10 settembre prossimo il Movimento Italiano Sanità Aree Disagiate in cui convergeranno in una particolare Assemblea a Bologna i Comitati aderenti di tutta Italia, accanto ai loro Sindaci, Rappresentanti istituzionali e Associazioni che vorranno aderire.
A nome del Coordinamento Nazionale Provvisorio
FRANCESCO MARTINO
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